Amsterdam ed il Design Icons

Amsterdam 2016 pensavo fosse un punto di arrivo. Poi ho scoperto che nel danese non si finisce mai di arrivare.

Pioggia fissa come in Strange Days per tre giorni.

Bar e delicatessen. sembrava più food che design stavolta.

Ma poi arriva il momento di entrare in un altro mega hangar...

Puoi dire a mani basse e voce alta che a Bruxelles (leggi post) l'anno prima non avevi ancora visto nulla.

Ti ritrovi davanti l'oro o loro come preferisci. Tutto il "catalago" possibile ed immaginabile del design danese. 

Tutto quello che in questi anni hai proposto sul tuo sito.

Molti pezzi non erano ancora mai stati ordinati e quindi non erano mai passati per il Lab.

L'oro o loro, come preferisci.

Ti senti nel posto giusto al momento giusto.

A livello ancestrale intendo.

Indiana Jones nel tempio (maledetto).

La grande bellezza.

I tuoi social impazziscono mentre posti foto. L'era del punto zero. Meravigliosi odiatissimi social.

Le autostrade piene di camion. I mobili come viaggiano nel tempo e nello spazio.

Il caos più totale.

E tu sei lì fermo in mezzo a loro oggi. 

E' tutto cosi disordinatamente perfetto.

Le linee gialle delimitano chi sei. Penso al mio laboratorio. Chi sono. Cosa faccio. Il restauro. Io e Gio due esoterici visionari. Due persone che si sono attratte da chissà cosa anni prima. E' bastato mezzo sguardo. Energia. Ora questi mobili tanto amati e sempre sognati si trasformano da carta a realtà. Li rispediamo ovunque in Italia e rendiamo le persone felici.

Felici come sono io qui ora nel centro del (mio) mondo: Amsterdam 2016.

Un sogno.

Il tuo sogno.

E se sogno deve essere, lasciatemi sognare per bene, fino in fondo, come se non ci fosse un domani.