Torniamo a Ponte Tazio. Ottobre 2014.
Eh si, la poltrona nera portava con sè la sua storia che si era annidata nei suoi tessuti, diciamo.
Era vero.
Ogni volta che mi ci pigravo dentro in Lab i miei vestiti assorbivano il suo vissuto. Era necessario regalarle un ristoffaggio.
E' così che ho conosciuto Mauro, il nostro tappezziere, l'uomo che indossa foulard leggendari tutti e 365 i giorni dell'anno.
Coincidenza viviamo nello stesso quartiere e tutti gli incontri al "nostro" bar iniziano e finiscono con i suoi racconti di storie fantastiche di vita vissuta e ormai dimenticate della nostra città. Ogni volta che dobbiamo ristoffare una seduta inizia a spiegarmi da capo qual è il lato giusto da usare e perchè, e ai miei inutili "oh devo andare" lui risponde "aspè devi sapè" e io "no guarda devo andare" e lui "no guarda devi sapè altrimenti la prossima volta..." e io "... ripartiamo sempre da qui..."
E così la poltrona a quadretti nera è diventata rossa a righine.
Profumatissima.